Conferenza pubblica, 23 marzo 2018: sistemi neuronali e società umana

Conferenza pubblica, venerdì 23 marzo 2018, ore 20.30. Presso ‘Circolo operaio il bruco’, Magrè di Schio (VI) 

Nella concezione del materialismo storico la conoscenza si sviluppa dalle lezioni tratte dall’esperienza, e dunque sulla base della memoria della lotta contro gli ostacoli e i pericoli incontrati nel corso della vita. Ipotizziamo che un certo organismo/gruppo sociale elabori i dati dell’esperienza, li raccolga e conservi allo scopo di impiegarli come guida per l’azione, in periodi successivi. Si tratta di un meccanismo molto semplice e comprensibile di interazione fra il gruppo sociale e l’ambiente esterno, che a un certo punto, come accade per molti altri organismi viventi, determina perfino delle mutazioni biologiche e genetiche negli organismi umani che costituiscono il gruppo. Lo sviluppo dell’organo cervello, le reti neuronali, diventano un aspetto derivato della storia dell’interazione fra il gruppo sociale e l’ambiente esterno. Nelle società classiste è il conflitto fra classe dominante e classe dominata, a marcare, in modo particolarmente drammatico, la dinamica di sviluppo della conoscenza, e quindi dell’organo biologico in cui si concentra la materialità dei processi cognitivi. Il retaggio delle centinaia di migliaia di anni in cui la specie umana è sopravvissuta cooperando e condividendo manufatti e risorse naturali, emozioni e progetti, sogni e illusioni, ha lasciato una traccia genetica nel nostro organismo, nel nostro sistema neuronale. Questo retaggio è difficilmente cancellabile dagli appena 5000 anni di storia delle società divise in classi di servi e padroni.

 

 

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