Breve resoconto della riunione pubblica del 2 dicembre 2017

La riunione pubblica del 2 dicembre 2017, svoltasi a Parigi, ha visto la presenza di una trentina di partecipanti. L’inizio dei lavori era stato fissato per le ore venti, in una sala al centro di Parigi: la platea si è subito dimostrata interessata agli argomenti proposti. Il traduttore di alcune parti della relazione è stato un compagno francese. Alcuni partecipanti hanno poi inviato, nei giorni successivi, delle email al relatore, offrendo spunti di riflessione, apprezzamenti e talune domande.  Durante la relazione è stato letto e commentato il testo del 54 (‘Le grandi questioni storiche della rivoluzione russa’). Il relatore si è soffermato sulle cause della rivoluzione, e sulla sua natura doppia, evidenziando l’inevitabilità di questa dimensione duale, in quanto collegata all’arretratezza dei rapporti di produzione, alle relative sovrastrutture politico-statali semi-feudali, e dunque ad una realtà di forze produttive solo in potenza sviluppate in senso industriale capitalistico. La rivoluzione ha favorito lo sviluppo dell’economia agraria, una sua maggiore produttività, indispensabile per il successivo sviluppo economico anche nel settore industriale (capacità di produzione di beni alimentari necessari a coprire i bisogni primari del crescente proletariato industriale). Il relatore ricordava che la rivoluzione russa, il suo modello astratto, era stato prospettato/teorizzato nel corso di vari decenni dai rivoluzionari russi con l’aiuto dei testi di Marx ed Engels.

Dal 1922 al 1926 si è svolta una lotta all’interno del partito bolscevico, il suo esito è stata la vittoria dello stalinismo, inteso come espressione del livellamento/adeguamento della sovrastruttura politico-statale (fino ad allora a guida proletaria) alla struttura capitalistica russa, in fase di sviluppo e crescita.

La liquidazione fisica del proletariato di avanguardia, e dei suoi esponenti politici nel partito, dal 1926 in poi, ad opera dello stalinismo in quanto espressione del capitalismo russo, confermava l’esistenza di una persistente lotta di classe fra sfruttati e sfruttatori nel cosiddetto socialismo in un solo paese. Il conflitto di classe ha  accompagnato la vita del capitalismo russo, fino ai nostri giorni. La relazione ha sviscerato questo ed altri temi, ottenendo l’interesse dei convenuti.

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